Brief creativo: cos’è? A cosa serve?

Un progetto creativo nasce con l’intento di rendere concreta l’esigenza comunicativa di un committente. Per essere certi che le parti coinvolte viaggino sulla stessa lunghezza d’onda è necessario utilizzare degli strumenti di comunicazione interna che facilitino il dialogo e agevolino la comprensione di ciò che si andrà a implementare. Uno di questi strumenti è il brief creativo.

Una volta ricevute le indicazioni dal cliente è necessario mettersi a tavolino per rielaborare le indicazioni ricevute e sviluppare una proposta creativa. Tutte le informazioni necessarie a esplicitare i diversi step del progetto devono essere esplose in modo chiaro e sintetico.

Da cosa partire?

Analisi dello scenario

Per contestualizzare il progetto, evidenziarne punti di forza ed eventuali debolezze, l’ideale sarebbe partire da un’analisi dello scenario in cui l’azienda committente si muove. L’analisi dello scenario prevede uno studio del panorama di settore, necessario a individuare i trend strategici e di mercato. L’analisi dei competitor, inoltre, consente di verificare quali siano le tecnologie più utilizzate e la tipologia di contenuto più efficace, così da poter individuare spunti o eventuali nuove strade da intraprendere e proporre all’interno di un piano di comunicazione.
Infine, una verifica sul posizionamento e lo stato dell’arte del brand coinvolto è necessario per identificarne la notorietà e la percezione che di esso ha il consumatore. Tutti questi elementi, analizzati singolarmente, andranno a costituire la struttura su cui sarà costruito il piano di comunicazione da condividere con il cliente. Ci troviamo di fronte ad un processo circolare che nasce dall’input del committente, viene rielaborato in base allo scenario, si trasforma in un brief creativo in grado di illustrare passo dopo passo le caratteristiche del progetto e le modalità in cui verrà realizzato.

La struttura e i contenuti del brief creativo

Un brief creativo deve essere conciso e allo stesso tempo dettagliato. Tutte le attività previste devono essere elencate, così come devono essere esplicitati i canali che verranno utilizzati all’interno della strategia. Ogni singola scelta deve tener conto delle indicazioni apprese grazie alle analisi preliminari perché, a partire da quelle, saranno stabiliti anche degli obbiettivi, i cosiddetti KPI, riguardo al possibile coinvolgimento del pubblico. È importante considerare dei dati realistici e puntare sul valore emotivo dei contenuti. Evidenziare la componente emozionale del progetto è un plus da non sottovalutare in fase di presentazione di un progetto creativo. L’obbiettivo finale di una strategia non deve basarsi esclusivamente su numeri e statistiche, per cui vale sempre la pena specificare il potenziale di engagement che un progetto può esprimere.

Creare contenuti di valori, veicolarli attraverso i canali più adatti, sono alcuni dei principi cardine intorno a cui un brief creativo deve basarsi per creare la giusta sinergia con il committente.

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