Il 2018 è stato un anno sorprendente per il digital e i social network in generale.
I dati che emergono ci confermano alcuni trend, ad esempio la capacità di penetrazione dei video, meglio se Live, e ne individuano di nuovi, come il Social Commerce.
Quante persone ci sono in Rete?
Nel 2018 il numero degli utenti connessi alla rete ha toccato quota 4 miliardi, più della metà della popolazione mondiale. Di questi 4 miliardi, 250 milioni circa si sono affacciati al web per la prima volta. Il tasso di crescita più alto si registra in Africa che è anche il luogo in cui internet viene ancora considerato come uno strumento necessario allo sviluppo. Una percezione che, in altre parti del mondo, sta perdendo di forza per lasciare spazio ad una maggiore valutazione dei rischi.
In media gli utenti trascorrono 6 ore della loro giornata online.
I social network macinano iscritti: nel 2018 il numero di persone iscritte alle piattaforme social è cresciuto di 1 milione al giorno. Crescono i social più conosciuti, come Facebook e Instagram, ma crescono ancora di più le piattaforme di messaggistica come Whatsapp e Messenger.
Adesso che sappiamo “chi sono”, scopriamo cosa fanno le persone che navigano per il web. Quali sono le loro esigenze? Cosa amano fare? Come utilizzano i social network? Cosa acquistano in rete?
A cosa serve internet?
Il digital fa parte della nostra quotidianità, siamo connessi per creare e mantenere relazioni, per giocare, per fare shopping, per gestire le nostre attività, per lavorare. La nostra è una realtà digitale in evoluzione continua e in movimento. Lo dicono anche gli Insight: il device più utilizzato resta il pc ma cresce il mobile. Il 52% del totale degli utenti si connette alla rete da un dispositivo mobile e fa registrare un +4% rispetto al 2017. La connessione in movimento si conferma come la modalità di fruizione preferita; basta guardarsi intorno, alzare lo sguardo dal proprio schermo, per rendersene conto.
Quali sono le piattaforme più utilizzate?
A livello mondiale, le piattaforme che registrano il numero più elevato di utenti sono i social network, le applicazioni legate ai contenuti videofotografici e le applicazioni di messaggistica.
Le persone vogliono creare relazioni e immergersi in un mondo fatto di immagini, sono alla ricerca di contenuti emozionanti e coinvolgenti.
Come spendono il loro tempo online?
Gran parte del tempo speso online viene impiegato nella ricerca di prodotti da acquistare. Questo tipo di ricerca cresce anche all’interno dei social; le piattaforme nate con l’intento di mettere in relazione le persone sono tra gli strumenti più utilizzati per ricercare prodotti e servizi. Questa tendenza interessa sia la fascia che comprende gli utenti più giovani sia quella che comprende gli utenti tra i 55 e i 64 anni. Come anticipato il Social Commerce sarà uno dei trend del 2019: la possibilità di accedere ai prodotti e di finalizzare l’acquisto all’interno di Facebook e Instragram è un’opportunità sempre più sfruttata dai consumatori. D’altro canto pare che Zuckerberg, già da tempo, abbia colto questa tendenza: lo sviluppo di tutti quegli strumenti necessari ad affermarla, dal miglioramento del motore di ricerca interna alla possibilità di creare una Vetrina per i prodotti, lo dimostra.
Chi sono gli utenti di Facebook?
Iniziamo col dire quanti sono gli utenti attivi iscritti alla piattaforma. I dati ufficiali dichiarano oltre 2 miliardi di utenti attivi, con una crescita del 15% rispetto al 2017. L’88% degli utenti effettua l’accesso a Facebook via mobile. 44% degli utenti attivi ha dichiarato di essere di sesso femminile, il 56% è invece di sesso maschile. Una buona percentuale degli utenti attivi si divide tra la fascia di età che va dai 18 ai 24 anni e quella che copre gli utenti tra i 25 e i 34 anni, come una prevalenza del genere maschile. Il 95% degli accessi proviene da smartphone e tablet.
Chi sono gli utenti di Instagram?
Nel 2018 gli utenti attivi su Instagram sono stati 800 milioni, distribuiti in modo equo tra il genere maschile e quello femminile. Le fasce d’età più attive sono quelle comprese tra i 18 e i 34 anni; segue quella compresa tra i 35 e i 44. Interessante la classifica degli hashtag più utilizzati, oltre a quelli più generici come #love e #beautiful ne emergono altri che permettono di individuare i settori che creano più engagement, nel top ten compaiono infatti gli hashtag #fashion #fitness #style e #travel.
Il futuro del digital.
La crescita del numero di utenti nei paesi in via di sviluppo modificherà i prodotti digitali; questi dovranno essere fruibili da tutti in modo semplice e immediato. Così, il futuro che si prospetta vedrà l’ulteriore ascesa dei video. I contenuti video sono accessibili a tutti, la loro capacità di penetrazione prescinde dalla conoscenza delle lingue e dal livello di alfabetizzazione. I contenuti basati sulle immagini possono fare il giro del mondo mantenendo intatta la loro capacità comunicativa.
Il futuro dei social.
Quale potrebbe essere il futuro prossimo dei social? Per i brand si profila una sempre maggiore trasparenza. La conversazione sui social media e le interazioni aspirano ad essere scambi di qualità, ricchi di uno spirito critico che migliori il rapporto di fiducia con il pubblico e accresca l’idea di apertura. Una apertura di questo tipo può tradursi, a livello di contenuti, in una nuova ispirazione. Il consumatore perderebbe così il suo ruolo passivo, per diventare un soggetto che partecipa attivamente alla definizione del brand. Possiamo immaginare le “community” nate intorno ad un marchio come laboratori creativi in grado di definire un nuovo percorso strategico. “Ascoltare” i consumatori, coinvolgerli, e lasciarsi guidare dalle loro suggestioni; dal punto di vista delle tecnologie utilizzate questo nuovo tipo di scambio può trasformarsi in una comunicazione che utilizza strumenti di uso comune in modo diverso. La comunicazione potrebbe diventare ancora più diretta grazie alle piattaforme di messaggistica istantanea, riuscire ad associare gli shop online ai messaggi diretti (in questa direzione sta lavorando Facebook anche con alcuni formati adv) favorirebbe la conversione.
Alla fine di questa breve panoramica sul digital e i social network nel 2018 possiamo tirare le somme e immaginare che nei prossimi mesi vedremo crescere le attività di social selling attraverso l’utilizzo di contenuti mirati. I video diventeranno sempre più trasversali e andranno ad intercettare il pubblico di cui i brand hanno bisogno per raggiungere gli obbiettivi di business. Crescerà lo scambio diretto attraverso l’utilizzo del Direct Messenger Marketing.
Noi di Uramaki crediamo nelle strategie digitali integrate, costruite su contenuti di valori e veicolate attraverso i format e i canali più adatti alle esigenze del brand che si rivolge a noi.
Il 2019 sarà un anno ricco di sfide e opportunità da non lasciarsi sfuggire!
Fonti: I dati presenti in questo articolo sono ricavati dal report “Global Digital 2018” di We Are Social in collaborazione con Hootsuite.